«El sueño de la razón produce monstruos» è il titolo di una celeberrima acquaforte di Francisco Goya, che raffigura un uomo addormentato circondato da inquietanti figure che rappresentano le spaventose conseguenze dell’abbandonarsi a un’irrazionalità che non rende giustizia alle grandi conquiste intellettuali della nostra specie. Quest’opera d’arte, il cui messaggio non perde d’attualità, è stata scelta come simbolo dell’evento “Italia unita per la corretta informazione scientifica” che si terrà il prossimo 8 giugno in diverse città italiane.

Alla base della scelta di proporre una giornata di riflessione sullo scottante tema della diffusione mediatica di informazioni false e tendenziose in ambito scientifico vi è la consapevolezza del ruolo fondamentale rivestito dalla scienza nella vita di tutti noi, che può essere messo in serio pericolo dalla disinformazione, perché partire da presupposti erronei conduce inevitabilmente a prendere decisioni sbagliate.

D’altra parte, alla particolare vulnerabilità degli italiani nei riguardi della cattiva scienza e della sua divulgazione contribuisce un atteggiamento mentale tipico del nostro Paese, nel quale se da un lato si è subito pronti a tacciare (giustamente) di ignoranza chi non conosce Dante, ci si dimostra, invece,  molto più indulgenti nei riguardi di chi non sa impostare una proporzione o confonde virus e batteri. Questa ingiustificata tolleranza nei riguardi dell’analfabetismo scientifico proviene probabilmente da un’insensata gerarchizzazione dei saperi, che colloca in posizione apicale l’ambito umanistico, separandolo, peraltro, nettamente da quello scientifico, come se i due aspetti della conoscenza non concorressero sinergicamente alla costruzione dell’uomo di cultura.

L’importante iniziativa dell’8 giugno consiste nell’organizzazione di una serie di convegni che si svolgeranno contemporaneamente in diverse città italiane, caratterizzati da un’impostazione comune e ben definita che privilegerà l’aspetto divulgativo, con particolare attenzione alla capacità di esporre con chiarezza le diverse opinioni in merito allo stesso argomento, offrendo al pubblico tutte le informazioni necessarie a trarre le proprie conclusioni (tra le quali l’illustrazione delle basi del metodo scientifico).

I temi scelti dall’organizzazione per l’approfondimento nei convegni sono la sperimentazione animale, gli OGM, il metodo Vannoni/Stamina e gli altri casi analoghi, le scie chimiche, le polemiche sui vaccini, la sismologia, le fonti della scienza, il caso Città della Scienza, le bufale scientifiche. Saranno, però, ben accetti anche altri argomenti attinenti agli scopi dell’iniziativa.

Le proposte per le varie relazioni (che dovranno durare orientativamente 30-40 minuti e saranno 3-5 per ogni conferenza) andranno inoltrate entro il 15 maggio all’indirizzo email info@pro-test.it oppure federico.baglioni@studenti.unimi.it. Entro il 22 maggio dovrà pervenire il testo completo di ogni intervento.

Si tratta di un’iniziativa certamente lodevole che ci auguriamo possa registrare un’ampia adesione, contribuendo, così, a sostenere le ragioni della scienza e della corretta informazione.