Puntata fintamente ottimista, ma incentrata su inquinamento da PFAS nel Nord Italia e sulla nuova epidemia di Ebola in Africa
In questa puntata, condotta da Simone e Valeria si comincia rispondendo ad una domanda
I PFAS sono davvero così diffusi in Italia e possono realmente avvelenare la popolazione? Partiamo dalla definizione di composti fluorurati e dal loro uso, per ripercorrere le più recenti analisi condotte nelle zone con maggior inquinamento di PFAS. Le conclusioni sono ottimistiche, ma con prudenza. I PFAS sono ancora molto diffusi nei nostri fiumi e in alcuni casi la sorgente non è ancora stata identificata.
Giuliano intervista Enrica Battifoglia, giornalista di Ansa Scienza, riguardo alla genesi della notizia scientifica in
Italia e al suo libro biografico “Rita Levi Montalcini – L’irresistibile fascino del cervello” edito da Hoepli.
Lo scienziato di questa puntata non sappiamo se sia davvero triste, lasciamo a voi l’ardua sentenza. Schrodinger è stato uno dei padri della fisica quantistica, ma nella vita privata amava le donne belle e giovani, tanto da essere diventato più volte padre sempre da donne diverse e mai dalla sua prima e unica moglie… che evidentemente sopportava la situazione.
Torniamo su Ebola e la nuova epidemia in Congo per affrontare gli sviluppi nella cura e prevenzione a questo terribile virus. Purtroppo, in Africa come nel resto del mondo, la resistenza della popolazione alle campagne vaccinali trova sempre qualche via. La superstizione, il rispetto delle tradizioni e la paura della novità sembrano essere caratteristiche insite nell’uomo. Con forme e modalità diverse, dall’Africa all’Europa, il risultato non cambia: i virus uccidono e continueranno ad uccidere per molto tempo.
Conduzione: Simone Angioni e Valeria Cagno
Montaggio: Simone Angioni
Ospiti: Enrica Battifoglia
Immagine di copertina: Ebola stock photo from Sergey Uryadnikov/Shutterstock
Non è vero che non fa male se si riga una padella antiaderente, sono le colle che si usano per incollare il teflon all’acciaio e gli altri metalli ad essere cancerogene.
Ciao Federico, i metodi per ricoprire le padelle con il teflon non prevedono l’uso di colle o di altri metalli. Solitamente la copertura si ottiene con sinterizzazione a caldo del teflon stesso.
Il problema della padella rigata è che lascia supporre ci sia un deterioramento delle catene di polimero che possono portare alla formazione di PFAS, quindi è chiaro che è meglio sostituire una padella troppo deteriorata. D’altro canto se la copertura di teflon è troppo danneggiata perde anche l’effetto antiaderente e quindi l’uso della padella diventa meno pratico.