Benvenuti ad un nuovo episodio di Scientificast nel quale evitiamo accuratamente qualsiasi filo logico nella scelta degli argomenti.

Puntata dedicata a tutto ciò che è fake.

Iniziamo con il botto sbagliando il numero dell’episodio, ma rimediamo rispondendo ad un paio di domande.

Entriamo nel vivo dell’episodio presentandovi un sito che si propone di riconoscere se una notizia è una bufala oppure no e si chiama Ask Pinocchio. Per soddisfare la nostra curiosità sul suo funzionamento, Giuliana ha deciso di intervistare uno dei ricercatori del team, Stefano Moret dell’EPFL, la Scuola Politecnica Federale di Losanna, che ci ha spiegato cosa c’è dietro e come l’intelligenza artificiale può aiutarci nella distinzione tra una fake news e una notizia vera, ma non sostituirsi a un debunker (almeno per ora!).

Tornati in studio non potevamo farci mancare una magnifica barzelletta brutta, questa volta offertaci dal maestro di Simone: Nicolas.

Non potevamo farci mancare la polemica. Partendo da un bell’articolo di David Puente discutiamo su quale sia la corretta definizione di fake news, sempre che ce ne sia una. Nel ricordare che le fake news non si possono combattere con la semplice repressione, ci perdiamo in un discorso collaterale su come mai negli Stati Uniti si mangi bacon a colazione.

Prima dei saluti, ci dedichiamo brevemente ad una nuova generazione di batterie che potrebbe diventare una valida alternativa alle batterie al litio. Gli studi sulle batterie a flusso, infatti, cominciano a dare dei risultati interessanti soprattutto per quanto riguarda la stabilità nel tempo e il numero di cicli di carica e scarica.

Ascolta “Fake Breakfast – Scientificast #215” su Spreaker.