Dall’MIT arriva un nuovo metodo per riciclare le plastiche, nel frattempo andiamo su Marte con due oggetti dai nomi discutibili.
In mezzo a tutto questo parliamo di doppiaggio, scienza e fantascienza
In questo episodio di Scientificast
Un nuovo metodo per riciclare le plastiche non riciclabili in arrivo dal MIT. Un metodo preliminare, la cui applicabilità è tutta da dimostrare, ma ne approfittiamo per parlare del problema del riutilizzo di moltissime plastiche che, ad oggi, hanno una vita molto limitata. Il rischio di dispersione nell’ambiente di questi materiali è molto alto. La possibilità di poter riciclare certi tipi di plastica diminuirebbe moltissimo i rifiuti e probabilmente anche i costi di produzione.
Flora Staglianò, traduttrice ed adattatrice parleremo del processo di traduzione, adattamento e doppiaggio.
Ha tradotto romanzi (tra cui Egan, Clarke e Stross) “L’ultimo Teorema” di Clarke e Pohl – il libro del sessantennale di Urania, e adattato “La casa di carta”.)
Tra le serie di fantascienza tradotte, adattate o supervisionate: Babylon 5, Farscape, Star Trek DS9, Star Trek VOY, The Expanse (non la
quarta stagione in cui c’è il famigerato silicone invece di silicio).
Silvia Kuna ci racconta che cosa è stato lanciato verso Marte lo scorso mese: partendo dalla missione Mars2020, con il rover Perseverance alla ricerca di vita aliena e l’elicottero Ingenuity, che sarà (forse) il primo oggetto a volare su Marte, passando poi alla missione cinese Tianwen-1 e a quella degli Emirati Arabi Hope, per arrivare al grande assente (Exomars dell’ESA). La cosa importante comunque è che il nome Ingenuity non significa “ingenuità”… è solo un “false friend”. La traduzione corretta è “ingegnosità”.
Buone vacanze per chi è al mare e ci sentiamo la settimana prossima
Conduzione: Simone Angioni e Silvia Kuna
Montaggio: Simone Angioni
Ospiti: Flora Staglianò
Immagine di copertina: Photo by Juli Kosolapova on Unsplash