Puntata agostana tra stelle cadenti, vele ipertecnologiche e metodi per contenere il riscaldamento globale…
Tempo di stelle cadenti: veidamo insieme cosa sono e se davvero le lacrime di San Lorenzo sono lo sciame meteorico più rilevante, con Andrea e Ilaria in studio.
Diamo poi la parola a Julien, che intervista Gabriele Nanni, ricercatore del team Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia, sul brevetto della prima vela che contiene grafene utilizzata dal team Quantum Race nel campionato tp52 super series.
Infine, torniamo in studio per approfondire un aspetto su cui possiamo fare molto per il cambiamento climatico, ovvero come possiamo migliorare le nostre abitudini alimentari: per il bene del pianeta dovremmo mangiare meno carne.
Conduzione: Andrea Bersani, Ilaria Zanardi
Montaggio: Andrea Bersani
Ospiti: Giuliano Greco, Gabriele Nanni
Immagine di copertina: vela al Grafene (foto IIT)
Per approfondire:
http://www.ansa.it/liguria/notizie/2019/08/07/dalliit-la-prima-vela-con-grafene_8525afb7-402f-4d76-9748-0fee06e1dc77.html
https://www.nature.com/articles/d41586-019-02409-7
https://www.euronews.com/2019/02/10/which-european-countries-eat-the-most-meat
https://it.wikipedia.org/wiki/Meteora
Ciao,
apprezzo i vostri servizi.
In particolare vorrei commentare quanto detto, che l’alimentazione vegetale può essere pericolosa per via della B12.
Forse sono gli unici i vegani che la controllano e per cui sanno se e come integrare.
Conosco diversi carnivori che hanno grosse carenze di B12, quindi il rischio non è legato solo ai vegani, perché gli animali che mangiate non hanno un’alimentazione “naturale” ma si nutrono di mangimi. Essi spesso contengono anche loro integratori proprio perché agli animali manca proprio il raccogliere le schifezze da terra.
Tra l’altro, la maggior parte dei rischi dovuti all’alimentazione è dato proprio dai carnivori, basta vedere negli ospedali, malattie legate al colesterolo, al diabete, quanti di questi sono vegani??
Quindi parlare di rischi legati all’alimentazione vegetale risulta essere completamente forviante.
Perché non affrontate il problema dell’alimentazione vegetale in modo serio interpellando per esempio qualcuno dell’accademia nutrizione: https://www.accademianutrizione.it/.
C’è anche uno studio scientifico che mostra quanto male sia informato il personale operante nel sanitario sull’argomento: https://www.mdpi.com/2072-6643/11/5/1149/htm
Sarebbe bello che si smetta di continuare con i luoghi comuni
Saluti
Stefano
Caro Stefano, forse mi sono spiegato male, ma quello che volevo dire è che con una alimentazione del tutto priva di alimenti di origine animale l’unico rischio che si corre è quello della carenza di vitamina B12. Questo è potenzialmente molto pericoloso e ben venga chi sa che va integrata per evitare problemi. Purtroppo non va sempre così
https://www.corriere.it/salute/pediatria/16_giugno_29/bimba-figlia-vegani-ricoverata-denutrizione-gaslini-535dba4e-3e02-11e6-8cc3-6dcc57c07069.shtml
Tuttavia, sia questa storia che porto alla tua attenzione, sia i “diversi carnivori che hanno grosse carenze di B12” che conosci tu sono scientificamente irrilevanti. La scienza dice semplicemente che la vitamina B12 che produciamo nel nostro intestino è, in media, prodotta troppo in basso per essere riassorbita, per cui la stragrande maggioranza delle persone ha necessità di assumerla con l’alimentazione, o da prodotti di origine animale o da integratori. Dato per assodato questo, la dieta vegana senza integrazione è potenzialmente pericolosa.
Sull’alimentazione animale, hai perfettamente ragione, Infatti non ti sarà sfuggito che consigliamo di ridurre il consumo di carne e di cercare prodotti da allevamenti il più possibile naturali ed ecocompatibili, proprio per migliorare la qualità del prodotto di cui ci nutriamo e anche per disincentivare un metodo di allevamento difficile da sostenere dal punto di vista ambientale.
Certamente molti rischi alimentari sono più frequenti in chi ha una dieta onnivora che nei vegani, ma vorrei sottolineare come l’insorgenza del diabete o un livello alto di colesterolo sono più propriamente da attribuire a una dieta *sbagliata* piuttosto che a una dieta onnivora, pesco-vegetariana, vegetariana o vegana. Paradossalmente, un vegano che consumasse grandi quantità di zuccheri e carboidrati raffinati potrebbe andare incontro al diabete di tipo 2 con una probabilità non troppo dissimile da un onnivoro. È molto importante sottolineare che certe diete sono *sbagliate* dal punto di vista medico, per esempio una dieta prevalentemente basata sulle proteine animali ha effetti molto negativi sull’organismo, basti pensare a gotta o problemi renali. Questo però avviene in casi in cui si esagera con l’assunzione di proteine animali, non sempre.
Sono d’accordissimo sul fatto che sia il caso di superare i luoghi comuni, ma, dal mio punto di vista, negare l’esistenza di rischi in una alimentazione puramente vegana è a sua volta un luogo comune. Grazie comunque per il commento, che mi ha dato la possibilità di argomentare meglio. Saluti,
Andrea
Grazie per la risposta, anche se non mi soddisfa.
Prendere un esempio da un giornale e farne un caso generico, mi sembra veramente poco scientifico. Questa è disinformazione, mi spiace.
Perché non prendi un esempio di malnutrizione onnivora e ne fai un caso generico?
Quanti bambini obesi ci sono? Sono vegani?
Conosco tante persone che si nutrono in modo vegetale (io stesso da 8 anni circa) e stanno benissimo.
Certo se ti nutri di insalata e basta, non va bene, come se tu nutri di hamburger e basta, vedi tanti esempi.
Questi di cui parlate sono luoghi comuni che verranno smentiti.
Quando ero ragazzo si diceva che la dieta vegetariana non andava bene per via del ferro, balle che sono state largamente smentite, eppure ancora oggi ci sono medici che affermano ciò.
C’è dietro tutta una cultura basata sul marketing dei prodotti animali che ci ha fatto credere che il latte fa mene alle ossa, invece è tutto il contrario. Io stesso stentavo a crederci, ma se ti togli i pregiudizi scopri un mondo molto diverso e più sano.
Qui una notizia recente, che potreste approfondire, che dice proprio il contrario di quanto dite voi:
https://www.reuters.com/article/us-health-heart-plant-diet/healthy-plant-based-diet-tied-to-lowered-heart-risk-idUSKCN1UX28T
Mi spiace, ma su questo piano, non sono per nulla d’accordo.
Saluti
Stefano
Caro Stefano, questa discussione sta diventando un dialogo tra sordi. Ho citato un caso riportato da un giornale (di cui, peraltro, ho conosciuto un medico che l’ha trattato in prima persona, quindi non è un caso inventato, anche se magari preferiresti crederlo – e, ti giuro, preferirei anche io crederlo) per contraddire la tua affermazione secondo cui conosci onnivori con carenza di vitamina B12: ho infatti commentato come questo sia antiscientifico e quindi poco significativo.
I casi di cattiva alimentazione onnivora li ho citati senza che me li chiedessi. Sono d’accordo al 100% quando dici che è sbagliato nutrirsi di sola insalata come è sbagliato nutrirsi di soli hamburger. L’ho già scritto nel commento precedente.
Non ho mai detto che la dieta vegana può causare problemi per la carenza di ferro. Ho detto e ripeto che l’unico, L’UNICO potenziale problema è la carenza di vitamina B12. Non è un problema mio né responsabilità mia se ci sono medici che dicono corbellerie. Me ne dispiaccio, ma non essendo il Ministro della Salute, di più non posso fare.
Non ho mai detto che la dieta vegana o vegetariana aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, quindi non credo che la Reuters dica il contrario di quello che ho detto io quando dice che lo diminuisce.
Sostanzialmente, quindi, sono d’accordo con te su quasi tutto, quindi non capisco su cosa tu possa essere per nulla d’accordo.
Saluti anche da parte mia,
Andrea