Nell’episodio 400 meno epsilon Giorgio e Marco parlano della sicurezza delle centrali nucleari, dei capelli dei buchi neri, della internet of things. Nella puntata esterna Valeria intervista Silvia De Francia sulla medicina di genere.
Puntata in teoria 400 ma i poteri forti non cielovoglionofardire, quindi 400-epsilon. In studio virtuale Giorgio e Marco che parlano della sicurezza delle centrali nucleari da incidenti esterni e sopratutto – dato il periodo – da attacchi esterni, della struttura dei buchi neri (capelloni quantici come sembra o pelati) e della internet of things. Nell’intervento esterno Valeria intervista Silvia De Francia, ricercatrice in farmacologia dell’Università di Torino. Silvia ci spiega cos’è la medicina di genere e le ragioni, non solo scientifiche, per cui storicamente il sesso femminile è sotto rappresentato nella sperimentazione preclinica e clinica. Per chi volesse approfondire l’argomento Silvia è autrice del libro “La medicina delle differenze”
Per approfondire
Buchi neri:
https://journals.aps.org/prl/pdf/10.1103/PhysRevLett.128.111301
Sito IAEA
https://www.iaea.org/
Conduzione: Giorgio e Marco
Montaggio: Giorgio
Ospiti: Valeria intervista Silvia De Francia
Immagine di copertina: fritto misto di calamari e gamberi
La metafora si mantiene (e si comprende meglio il pudore di Feynman nell’adoperare l’espressione) traducendo «i buchi neri (non) hanno peli» (non devo spiegarvi, in questo caso, a quale buco nero alludiamo, vero? 🙂
Eh infatti la tua traduzione e’ migliore! Che Feynman avesse del pudore mi e’ sembrato… curioso dato il tipo