Giuliano e Marco conducono la puntata 231 di Scientificast: partiamo discutendo dei tagli alla ricerca e in particolar modo al Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ci spostiamo nello spazio profondo con gli aggiornamenti spaziali di Marco Zambianchi per poi tornare in orbita bassa a festeggiare i primi venti anni della Stazione Spaziale Internazionale

Terra:

In questa puntata Marco e Giuliano discutono dell’ennesimo taglio ai fondi del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I Direttori degli istituti del CNR hanno donato il sangue (fisicamente, all’Avis) come controparte del sangue che ricercatori, tecnici ed amministrativi danno (metaforicamente) per portare andare avanti le loro ricerche. Tutto ciò in un contesto in cui da un lato si cerca di facilitare la divulgazione dei vari studi e dall’altro si vorrebbe contrapporre studi portati avanti per anni da enti di ricerca e università a quelli di mio cugggino.

Cosmo:

Ma nello spazio  nessuno può sentirti urlare mentre ti tagliano i fondi: Marco Zambianchi ci aggiorna dello stato delle sonde interplanetarie  e mostra uno dei più bei video di quest’anno: il lancio del cargo Progress visto dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e montato da @rikyunreal di Astronauticast.

La ISS ha festeggiato  i primi 20 anni in orbita: il 20 novembre 1998 è stato lanciato infatti Zarya, il primo modulo della stazione. Con l’occasione, l’Agenzia Spaziale Italiana ha presentato i 7 esperimenti che verranno effettuati da Luca Parmitano nel suo prossimo volo a borso della stazione.  Tra questi citiamo campanilisticamente i due di casa scientificast: Mini-EUSO, rivolto alla mappatura e allo studio di emissioni ultraviolette della terra e Altea-Lidal, dedicato allo studio della radiazione ambientale nella stazione.

Fonti:

L’articolo di scienzainrete sui tagli al CNR:

Il video di Asronauticast / Roberto Rossi sul lancio della progress

I 20 anni della ISS sul sito dell’ASI

Il sito di Luca Di Fino

 

 

In studio: Marco Casolino, Giuliano Greco
Servizio: Marco Zambianchi
Montaggio: Giuliano Greco, Marco Zambianchi
Immagine di copertina: ISS via Shutterstock