Il Collega aveva a disposizione una tecnologia molto più avanzata, ma lei era vincolata a mezzi di propulsione convenzionale. Nonostante i continui malfunzionamenti era sempre riuscita a coprire il suo territorio, più piccolo di quello Collega, ma quest’anno era stato più difficile del solito. Aveva dovuto rammendare ogni toppa del vestito, sigillare scarpe e copricapo, modificare il rapporto combustibile/comburente del Mezzo, ma alla fine era riuscita a raggiungere l’orbita bassa. Entrare nella Stazione Spaziale era stato un gioco da ragazzi, porte e portelloni non l’avevano mai ostacolata. La stazione appariva abbandonata, dato che l’equipaggio era nel periodo di sonno. Raggiunse senza ostacoli la sezione russa e trovò senza problemi il suo obiettivo. Era uno stivale della tuta spaziale, che riempì di doni proprio come una calza terrestre. “Buona Befana, Comandante”, mormorò prima di lasciare la stazione.