Anche la Nasa ha i suoi venditori di fumo, solo che essendo Nasa vendono fumo di motori interstellari. Ne avevamo già parlato su scientificast mesi fa, ma come nei brutti film di serie B, Harold White periodicamente torna alla ribalta prospettando motori più veloci della luce e astronavi interestellari. Come? Non si capisce. Non ha pubblicato nessun articolo scientifico, la sua pagina di wikipedia (che sembra scritta da lui stesso) non menziona alcun articolo sottoposto a peer review. E’ un ricercatore  molto eclettico, laureato nel 1999 in ingegneria meccanica.  ed impiegato nell’industria privata presso la Nasa, poi  dottorato in fisica solo nel 2008 con una tesi sulla ionosfera di Venere, non ha pubblicazioni che trattino lavori sugli argomenti da lui citati.

Vi sono però un paio di  preprint che in qualche maniera resistono nell’archivio Nasa. Quello del 2011 (che poi è un atto della conferenza JANNAF Joint Propulsion Meeting; Huntsville, AL; 5-9 Dec. 2011; United States) è quello spesso citato in rete prospettando chissà quali meraviglie. Si tratta di un potpourri che con  Star Trek condivide  solo il terribile  technobabble, ossia parole messe a caso, per incantare il lettore.

Veniamo al preprint del 2011:

Abstract: Dobbiamo andare nello spazio  OK fino a qui ci siamo

Discussione:

a) Stiamo calibrando un pendolo di torsione (tipo quello di Eotvos degli anni ’20 per mostrare che la massa gravitazionale e inerziale sono le stesse).   E’ uno strumento di misura. Interessante (anche se senza dettagli), ma è come se Montezemolo dicesse che della nuova Ferrari stanno montando lo strumento per misurare la pressione delle gomme.

b) Motori a plasma quantistico, ossia l’effetto Casimir. Una forza ben studiata da gente più seria di lui. Ne avevamo parlato nel precedente articolo. Ma è un effetto quantistico, misurabile ma microscopico. Non è chiaro come propellerci una zanzara, figuriamoci un’astronave.

Chicca bonus: A number of approaches have been detailed in the literature, dice ma non ne cita neanche uno

Figura: la stessa di  wikipedia, un trasformatore che sembra  preso dal televisore della nonna con un grafico senza spiegazione nel testo, come hanno fatto le misure, niente.

c) Interferometria dei motori warp. Cita un altro preprint, un atto di una conferenza (quindi non referato). L’unico articolo è di dieci anni fa ed è una discussione matematica di una ipotetica e non dimostrata metrica dello spazio tempo (metrica di Alcubierre).

Poi discute un interferometro, simile (anzi probabilmente più rozzo) di quello utilizzato da Michelson e Morley per provare che l’etere non esiste. Secondo lui dovrebbe servire per cercare distorsioni dello spazio-tempo che mostrino che la famigerata metrica di Alcubierre esiste.
Già, peccato che esistono già interferometri lunghi km per mostrare deformazioni dello spazio tempo, dovuti però ad onde gravitazionali, esistono da anni e non hanno osservato nulla (anche se sperano di vedere le onde gravitazionali). Peccato che vi sia una missione, LISA, che vuole portare un interferometro nello spazio per rimuovere le vibrazioni che limitano le prestazioni degli interferometri di terra.

Conclusioni (parole sue): This paper has chronicled the latest developments in the process of establishing an advanced propulsion physics lab and identified two main lines of research.

Questo articolo (ossia preprint) ha narrato gli ultimi sviluppi del processo per stabilire un laboratorio avanzato di fisica dei propulsori ed identificato due linee di ricerca.

Ossia, ci piacerebbe studiare la Relatività Generale e l’effetto Casimir.

Dal preprint del 2101   niente. Gli archivi NASA riprortano altre slides di presentazioni a conferenza. Tra questi, nel 2013 (http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/20130011213_2013010494.pdf), tra slides di astronavi e qualche conto di relatività generale troviamo lo stesso interferometro del 2011.

 Conclusioni (parole mie): Al momento non vi è nulla che provi sia possibile muoversi o trasmettere  informazioni più velocemente della luce. E’ triste ma è così. Inoltre uno dei problemi maggiori di fisica teorica è proprio il cercare di coniugare meccanica quantistica e relatività, due teorie tanto fondamentali quanto inconciliabili, che qui vengono mischiate con nonchalanche.

Qui c’è una intervista al novello Einstein per chi vuole farsi un’idea.

Conclusioni 2: ogni nazione ha i furbacchioni che si merita