Le piante sono laboratori di biochimica che hanno testato la tossicità dei propri prodotti nel corso di milioni di anni di evoluzione. Incapaci di spostarsi, la strategia che i vegetali hanno scelto per difendersi dai loro predatori erbivori è quella di produrre sostanze velenose e immagazzinarle nei propri tessuti. Alcune hanno un sapore o un odore sgradevole, con un effetto repellente sugli animali che le mangiano. Altre sono irritanti o tossiche ad alte concentrazioni, ma alcune possono essere letali per animali di grossa taglia – come noi umani, anche a piccole dosi. Ci sono piante che sono entrate nella storia per la loro capacità di uccidere, e altre che abbiamo imparato a gestire, per ricavarne sostanze da utilizzare come medicinali.

Qui trovate una galleria di immagini di alcune piante velenose di cui abbiamo parlato nella puntata #96 del podcast.

 

Mandorle amare

Mandorle amare Prunus dulcis – Così come la parte interna dei noccioli di pesche e albicocche, le mandorle amare contengono amigdalina. Questa è la sostanza che conferisce il sapore agli amaretti, ma se consumata in grande quantità può essere pericolosa perché quando digerita produce cianuro. Le mandorle dolci sono state selezionate per non produrre questa sostanza, e quindi non essere tossiche.

 

Peyote

Peyote Lophophora williamsii – Originario dei deserti dell’attuale Messico, questo cactus contiene mescalina, che produce allucinazioni e esperienze psichedeliche in chi lo consuma. Veniva usato dai nativi americani per le sue proprietà psicoattive a partire da 9000 anni fa.

 

Cicuta

Cicuta Conium maculatum – Può essere confusa col prezzemolo, ma ha un odore molto sgradevole e contiene diversi alcaloidi tossici. Tra questi la coniina, una neurotossina che porta alla paralisi dell’apparato respiratorio. Platone racconta che fu un infuso di cicuta a uccidere Socrate condannato a morte.

 

Eucalipto

Eucalipto Eucalyptus – Originario dell’Australia, l’eucalipto è coltivato in tutto il mondo come materia prima per la produzione di carta. L’olio essenziale aromatico che produce è repellente per gli insetti e tossico per l’uomo se ingerito in piccole quantità. Inoltre, questo albero rilascia delle sostanze nel terreno che inibiscono la crescita di altre piante nelle sue vicinanze.

 

Ortica

Ortica Urtica dioica – Possiede dei peli, chiamati tricomi, che rilasciano un liquido irritante quando vengono toccati. Tra le varie tossine, il liquido contiene istamina, una sostanza che l’uomo produce nel corso delle risposte infiammatorie.

 

Papavero

Papavero da oppio Papaver somniferum – Quando la capsula in cui si formano i semi viene incisa, ne inizia a colare un denso lattice biancastro ricco di decine di diversi alcaloidi, che fanno parte generalmente del gruppo degli oppiacei. Tra questi, i principali sono la morfina e la codeina. Sono entrambi tossici, ma abbiamo imparato a utilizzarli in medicina come potenti analgesici.

 

Tabacco

Tabacco Nicotiana tabacum – È difficile raggiungere l’overdose da nicotina, ma ogni fumatore conosce gli effetti sul sistema nervoso di qualche sigaretta di troppo. Possiamo quindi intuire l’elevata tossicità di questa pianta su animali di taglia molto più piccola della nostra.

 

Ortensia

Ortensia Hydrangea – Molto comune nei giardini come pianta ornamentale, tutte le parti delle ortensie contengono glicosidi cianogenici che, come l’amigdalina delle mandorle amare, rilasciano cianuro.

 

Rododendro

Rododendro Rhododendron luteum/ponticum – Alcune specie sono velenose perché contengono graianotossina nel nettare e nel polline. Questa proprietà è stata scoperta in tempi antichi a seguito di intossicazioni accidentali avvenute in seguito all’ingestione di miele prodotto da fiori di rododendro, oggi conosciuto come mad honey.

 

Oleandro

Oleandro Nerium oleander – Molto comune nelle aree mediterranee, contiene sostanze tossiche in tutte le sue parti. Una di queste, l’oleandrina, provoca gravi problemi cardiaci.

 

Foto: Mandorle amare, Peyote – CC BY-SA 3.0, Cicuta – CC BY 2.0Eucalipto – CC BY 3.0OrticaPapavero – CC BY-NC-ND 2.0Tabacco – CC BY 2.0, Ortensia, Rododendro – CC BY 2.0