Qualche settimana fa abbiamo lanciato un piccolo “concorso”, chiedendovi se volevate aiutarci a rendere Scientificast ancora più bello e più ricco… e avete risposto in tanti, abbiamo ricevuto qualche decina di candidature e, si dice sempre, ma perché è vero, abbiamo avuto il nostro bel da fare per leggerli, discuterli, trovare un modo il più possibile equo per fare una scelta. Alcune considerazioni qui sono doverose.

Innanzi tutto, si era detto che cercavamo cinque nuovi blogger. Rispetto alle adesioni, questo è un numero piccolo. Rispetto alle dimensioni della nostra redazione, invece, questo è un numero grande: per questo non possiamo pensare ragionevolmente di accogliere dieci o quindici nuovi blogger tutti insieme… anche se la tentazione poteva venirci. Sarebbe stata una figata, ma sarebbe stato anche troppo difficile da gestire, quindi abbiamo dovuto fare una scelta molto restrittiva, rispetto alle candidature.

 

Sulle candidature, poi, dobbiamo dire che siamo davvero contenti. Gli argomenti sono stati molto vari, la qualità anche… ma mediamente alta, molto spesso il criterio più determinante per la scelta non è stata solo la qualità del post, ma anche l’appeal dell’argomento scelto. Alcuni di voi sono stati davvero bravi ad andare a cercare cose interessanti, curiose e affascinanti, che ci hanno tenuti incollati allo schermo fino all’ultima riga. Infine, un altro parametro che abbiamo ritenuto importante è stato lo stile con cui i post erano scritti: Scientificast ha scelto da anni un’impostazione che cerca di seguire in tutti i suoi contenuti, per noi è la via più efficiente per fare divulgazione e, di nuovo, in molti casi abbiamo visto che i vari candidati hanno scritto nel modo che cercavamo.

 

Abbiamo avvisato quindi i “vincitori”, che, di fatto, hanno vinto solo il piacere di scrivere e diffondere quello che sanno. Scientificast è infatti una associazione senza scopo di lucro, quello che facciamo è una via di mezzo tra un gioco, una passione e, in fondo in fondo, il piacere di raccontare alla gente quello che facciamo chiusi nei nostri laboratori e nelle nostre università. Questo è il motivo principale che ci spinge a ritagliare ore al sonno e a continuare a leggere e studiare cose nuove per poi raccontarle qui: non è un lavoro, non è una missione, è semplicemente un piacere.

 

Nei prossimi giorni pubblicheremo i primi post dei nostri nuovi blogger… per ora ci limitiamo a ringraziare tutti quelli che hanno voluto mandarci i loro lavori (e a complimentarci con loro, a prescindere dal risultato meritate un BRAVI per aver dato prova di volervi mettere in gioco e di poterlo fare con profitto) a dare il benvenuto a Valeria, Alice, Sara, Giorgio e Daniele!