Dalla scala atomica all’orbita, quest’oggi approfondiamo un po’ alcuni dei tanti lavori del premio Nobel Giorgio Parisi, raccontiamo due cose sulla competizione cinematografica sulla Stazione Spaziale Internazionale, e ci mettiamo anche un po’ di paleontologia, didattica e draghi (le creature leggendarie)

La puntata di oggi si apre con Marco Casolino che sviscera alcuni concetti fondamentali, come quello di vetro di spin, alla base della modellizzazione dei sistemi complessi su scala anche planetaria per la quale Giorgio Parisi ha ricevuto il Premio Nobel per la fisica, vendicando peraltro il suo professore Nicola Cabibbo escluso dallo stesso riconoscimento in maniera discutibile nel 2008.

Per approfondire:

  • Video con Gaetano Salina su APE e il computer parallelo creato con Parisi e Cabibbo (dal minuto 48);
  • Testi della Nobel Prize academy (1, 2)
  • Il modello di Ising
  • Indizio criptico su chi depredò Cabibbo del Nobel

Paolo Bianchi intervista Filippo Bertozzo, the “Dino Doctor”. Ricercatore presso il Royal Belgian Institute of Natural Sciences, paleontologo e divulgatore scientifico.
Con lui parliamo dell’importanza della paleonotlogia nella didattica e di ciò che animali vissuto milioni di anni fa possono ancora insegnarci molto.

Che ci fanno un’attrice e un regista sulla Stazione Spaziale Internazionale? Non è l’incipit di una barza brutta, anche se potrebbe. Silvia Kuna racconta di come i due, entrambi russi, si trovino lì per girare un film finanziato dall’agenzia spaziale Roscosmos, il canale televisivo Pervij Canal e lo studio cinematografico Yellow, Black and White. Si tratterà del primo lungometraggio professionale girato in gran parte in orbita, a documentare come la frontiera dell’esplorazione spaziale (e della relativa competizione tra potenze spaziali) stia mutando nel tempo.

Per saperne di più:

Infine, due parole sulla storica approvazione del primo vaccino contro la malaria; pur avendo un’efficacia relativamente bassa rispetto ai vaccini dell’infanzia, per la Covid-19 e per l’influenza, è destinato a salvare milioni di vite nei contesti in cui sarà utilizzato.

Conduzione: Marco Casolino e Silvia Kuna Ballero
Montaggio: Giorgio Garlaschelli
Esterna: Paolo Bianchi
Immagine di copertina: Grafo di Martin Grandjean via Wikimedia Commons, licenza CC BY-SA 3.0