A Marzo ritroviamo ancora le splendide costellazioni invernali, che ci hanno accompagnato nei mesi di Gennaio e Febbraio, come l’inconfondibile Orione, la W di Cassiopea e le costellazioni di Orsa Maggiore e del Leone, che ancora dominano il cielo. Quale segno dell’approssimarsi della primavera le vediamo però spostarsi verso sud-ovest: per esempio, il Cane Maggiore diventa più basso sull’orizzonte rispetto ai mesi invernali. Altra novità del cielo primaverile è la buona visibilità dell’asterismo noto come Triangolo di Primavera, formato dalle stelle Arturo nella costellazione del Boote, Spica nella Vergine e Denebola nella coda del Leone.  

Durante le prime ore della sera, comincia a diventare visibile in direzione nord-est la stella Vega, nella costellazione della Lira, che dominerà il cielo nei mesi estivi. Protagonista di numerose leggende presso i popoli antichi, Vega è la stella più luminosa dell’emisfero boreale* e si trova a circa 25 anni luce dalla Terra. Circa 12000 anni fa Vega era al posto della Stella Polare e tornerà a indicare il nord sulla sfera celeste intorno al 16000 d.C., a causa del fenomeno della precessione degli equinozi. Vega è una stella bianco-blu,  la cui magnitudine non varia nel tempo in maniera significativa, per questo è utilizzata spesso dagli astronomi per calibrare gli strumenti con cui viene misurata la luminosità delle stelle. È stata anche la prima stella a essere fotografata con il rifrattore da 58 cm all’Osservatorio di Harvard nel 1850. Nel 1983 il satellite IRAS ha misurato un eccesso di radiazione dell’infrarosso, attribuibile alla presenza di un anello di polvere intorno alla stella. Vega in cielo forma un grande triangolo isoscele con la Stella Polare e Arturo nel vertice.

Marzo è un mese spettacolare soprattutto per gli appassionati dell’osservazione del cielo profondo, che si danno appuntamento per la cosiddetta Maratona Messier. Charles Messier era un cercatore di comete,  passato alla storia per aver compilato una lista di oggetti celesti, catalogati proprio per evitare di scambiarli per comete. Nel catalogo ogni oggetto è indicato dalla lettera M seguita da un numero progressivo: per esempio, M1 è la Nebulosa del Granchio e  M42 la Nebulosa di Orione. Molti di essi sono stati poi identificati in seguito come galassie esterne alla nostra, come M31, la galassia di Andromeda, o M104, la galassia Sombrero. Nell’emisfero boreale è possibile osservare tutti i 110 oggetti di Messier in una sola notte, nel periodo di luna nuova  vicino all’equinozio di primavera, per cui gli appassionati si sfidano ogni anno a chi riesce a osservarne di più. Non si tratta di una impresa semplice da portare a termine, perché si tratta di passare una notte intera a osservare il cielo saltando da un oggetto all’altro, terminando solo poco prima che inizi ad albeggiare. Tanti i fattori che possono dunque ostacolare la buona riuscita della maratona, a cominciare dal tempo atmosferico e dall’inquinamento luminoso, per non dimenticare freddo e sonno!

Eventi del mese di Marzo 2016  

Il 2 marzo, prima dell’alba, è possibile ammirare la luna in congiunzione con Saturno nell’Ofiuco.

Sempre all’alba, il 7 marzo Luna e Venere si trovano vicine nel Capricorno.

Protagonista planetario del mese è sicuramente Giove, osservabile tutta la notte nella costellazione del Leone. Con un piccolo telescopio sarà possibile osservare la Grande Macchia Rossa e le lune galileiane. Momento ideale per l’osservazione è la sera dell’8 marzo, perché il pianeta raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla Terra per l’anno corrente.

Per i possessori di un piccolo telescopio che vogliano cimentarsi nell’impresa, la notte tra il 12 e il 13 marzo è quella adatta per tentare la Maratona Messier 2016. Gli oggetti non vanno osservati nell’ordine numerico indicato nel catalogo, ma si inizia osservando al tramonto M47, galassia a spirale nella costellazione dei Pesci, o M77, galassia a spirale nella costellazione della Balena, per concludere prima dell’alba cercando di individuare M30 nel Capricorno, che è l’oggetto più difficile da vedere perché molto basso sull’orizzonte alle nostre latitudini.  Per pianificare le vostre osservazioni potete usare questo tool online e per tenere nota degli oggetti osservati nel corso della notte vi conviene avere a disposizione una scheda come questa.

Il 13 marzo la Luna è invece nella costellazione del Toro, vicino alle Pleiadi e ad Aldebaran.

Nella costellazione del Leone, nella notte tra il 21 e il 22 marzo, troviamo Luna e Giove in congiunzione.

La notte tra il 28 e il 29 nel cielo potrete ammirare tre astri disposti a triangolo: Saturno e Luna, nella costellazione di Ofiuco, e Marte, nello Scorpione.

Anche Marzo come Febbraio non è un mese favorevole per le osservazioni di sciami meteoritici, però è un mese in cui spesso vengono avvistarti splendidi bolidi.

Infine, potete consultare questo sito per avere gli orari dei passaggi della Stazione Spaziale Internazionale.

Mappa completa del cielo di marzo, con l’indicazione della posizione della Luna a varie date, realizzata da Associazione Stellaria

Mappa completa del cielo di marzo, con l’indicazione della posizione della Luna a varie date, realizzata da Associazione Stellaria

21 marzo (sera). Congiunzione nella costellazione del Leone di Luna e Giove. La Luna non è in scala. Immagine realizzata da Associazione Stellaria

21 marzo (sera). Congiunzione nella costellazione del Leone di Luna e Giove. La Luna non è in scala. Immagine realizzata da Associazione Stellaria

29 marzo (notte). Marte, Luna e Saturno in congiunzione a forma di triangolo . La Luna non è in scala. Immagine realizzata da Associazione Stellaria

29 marzo (notte). Marte, Luna e Saturno in congiunzione a forma di triangolo . La Luna non è in scala. Immagine realizzata da Associazione Stellaria

 

Note: *dai dati riportati nel libro di John Gribbin indicato nella bibliografia. In realtà, il satellite Hipparcus più recentemente ha misurato per la stella Arturo una magnitudine visuale leggermente più brillante di quella di Vega; si tratta di una differenza inferiore al decimo di magnitudine, ma sufficiente per relegare Vega al secondo posto, incoronando Arturo come stella più luminosa dell’emisfero boreale. Questi argomenti si riferiscono alle magnitudini apparenti, non alla luminosità intrinseca delle stelle. Per emisfero boreale si intende l’emisfero celeste boreale.

Bibliografia e letture consigliate:

Astronomia pratica, Autori Vari, DeAgostini, 1997

Companion to the Cosmos, John e Mary Gribbin, 1996 – in italiano: L’Universale, Astronomia, Garzanti Libri, 2004

http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Marzo_2016

Immagine di copertina: M104, la meravigliosa Galassia Sombrero.