Ho provato a far finta di nulla, ho provato a chiudere gli occhi e far finta di non vedere, ma non ci sono riuscito. Perugia, città di cultura e arte, ospiterà il convegno nazionale sulle scie chimiche e lo farà nella sala dei Notari, location per eventi culturali di portata internazionale tra i quali il Festival Internazionale del Giornalismo.
Quando si parla di scie chimiche è abbastanza facile trovare degli esperti da interpellare: piloti, controllori di volo, chimici… ma ovviamente nessuna di queste persone competenti sosterrebbe la tesi complottista e quindi al convegno nazionale di Perugia sono state invitate solo persone pronte a sposare le ipotesi più fantasiose e campate per aria.
La ciliegina sulla torta è che il tutto è proposto e organizzato da Amato John De Paulis, candidato nel 2009 a sindaco di Perugia e nel 2015 a presidente della Regione, e qui si entra in un terreno spinoso.
Il fatto che un politico sostenga la bufala delle scie chimiche invitando, a un convegno nazionale, una selezionatissima rosa di non esperti è già abbastanza grave, ma lo è ancora di più se lo inseriamo nel contesto attuale, nel 2016.
Il complotto delle scie chimiche nasce negli Stati Uniti nel 1995 e prende piede in tutto il mondo approdando in Italia intorno ai primi anni 2000. Dal 2004 seguo la vicenda e posso dire con molta tranquillità che dal 2011 non è più uscita mezza novità in proposito. Le tesi portate a supporto del complotto sono state smentite da anni ed è facilissimo recuperare online tutte le possibile risposte alle presunte anomalie. Già nel 2010 l’On. Brandolini aveva organizzato un dibattito pubblico sul tema tra me e il Dott. Pattera, biologo presente anche al convegno nazionale di Perugia. In quel caso il Dott. Pattera aveva confuso microgrammi/litro con milligrammi/litro basando il suo discorso su un “banale” fraintendimento nel leggere le unità di misura che lo ha portato a sovrastimare di mille volte il contenuto di metalli nell’acqua piovana.
Ecco, nel 2016, 6 anni dopo, mi aspetto che un politico conosca lo stato dell’arte, i pregressi, le tesi dei complottisti e le relative smentite da parte dell’intera comunità scientifica nazionale. Possibile che dopo 21 anni la gente ancora faccia congressi urlando “ci stanno avvelenando, moriremo tutti”? Voglio dire, dopo due decenni chiunque avesse messo su questo piano diabolico se la starebbe prendendo davvero comoda.
Come se non bastasse, persino il comune ha dato il patrocinio all’evento. Intendiamoci, il supporto del comune è a titolo gratuito, nessuno spreco di soldi pubblici, almeno in teoria. Tuttavia è stata presentata un’interrogazione al comune nella quale viene chiesto se la sala è stata concessa gratuitamente oppure se l’organizzazione ha regolarmente pagato i 550 euro di affitto più gli 800 di cauzione previsti dal regolamento.
Quando un’istituzione patrocina una bufala immancabilmente viene messa alla gogna con una valanga messaggi di protesta su Twitter e Facebook, un copione già visto dall’esito scontato. Il Comune di Perugia, infatti, di fronte alle molteplici critiche ha pubblicato un comunicato stampa nel quale, ovviamente, difende la scelta. Sono 21 anni che si parla di scie chimiche e ancora nessuna istituzione, dopo aver sostenuto una conclamata bufala, ha il coraggio di dire “Oh scusate pensavamo fosse un convegno contro l’abuso di cocaina”. Ecco come si difende il Comune:
[blogoma_blockquote ]“Da un paio di giorni alcuni cittadini ci inviano post sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Twitter in merito ad un patrocinio rilasciato dall’ente ad un evento alla Sala dei Notari. Vorremo informarvi che Il patrocinio gratuito di un Comune non avalla le teorie espresse durante gli eventi. In questo caso si tratta di un momento di discussione (a cui partecipano professionisti come biologi, ricercatori, ex militari) in cui si affronta un tema di interesse pubblico. Il patrocinio sarebbe stato concesso anche per una conferenza che presentava teorie contrarie. Se si concedesse il patrocinio solo alle iniziative di cui si condivide l’ideologia, la teoria o comunque l’indirizzo, si renderebbe il Comune un ente che non rappresenta tutte le sensibilità della comunità e che censura o decide a priori cosa sia giusto o sbagliato.”[/blogoma_blockquote]
Il Comune forse dimentica il significato di patrocinio: “sostegno da parte di un’istituzione”, quindi non approva le teorie espresse negli eventi, però le sostiene. Una differenza di lana caprina che difficilmente può placare gli animi di coloro che sostengono, a ragion veduta, che un’istituzione non dovrebbe concedere il proprio sostegno a eventi che sostengano tesi non supportate da alcuna evidenza scientifica. Il problema è che se il Comune avesse dato un minimo di attenzione alla vicenda, magari documentandosi su quanto accaduto in questi 21 anni, sicuramente non avrebbe patrocinato questo convegno nazionale. Il fatto che non abbiamo esattamente idea del livello di bufala che stanno supportando è evidente dal comunicato che precisa l’opportunità di un patrocinio anche per l’altra campana. Grazie Comune di Perugia, siamo lieti che anche l’evidenza scientifica potrà essere patrocinata, quello che però ci lascia perplessi è che se tutte le teorie, indipendentemente dalle basi scientifiche, possono avere il vostro supporto, allora ci dobbiamo aspettare patrocini sull’esistenza della Terra piatta, su invasioni aliene, gnomi con l’ascia e le scie chimiche…. Ah no aspetta l’ultima c’è già.
Aggiungiamo sul piatto anche la confusione tra professionista ed esperto. Il Comune sottolinea la presenza di professionisti, ma si tratta di persone competenti nella tematica affrontata? Al convegno solo tre invitati su 8 hanno una laurea in materie scientifiche, in particolare in biologia, che non è la laurea più indicata per trattare di chimica e fisica dell’atmosfera. Quindi certo che sono tutti professionisti, anche un muratore è un professionista, ma non è sicuramente competente a discutere di aerodinamica e saturazione atmosferica. Il punto è che non bisogna confondere l’ideologia dai fatti scientifici. Non è un’ideologia il fatto che gli aerei, da 100 anni, rilascino scie di condensazione; non è una corrente politica che tali scie siano composte da acqua e dai gas esausti della combustione del carburante; non è un’opinione che nessuna analisi ha mai trovato composti anomali nelle scie degli aerei. Questi sono fatti e patrocinare eventi che contrastano i fatti è sbagliato, indipendentemente dalla sensibilità della comunità. Forse sarebbe legittimo sostenere che il cielo sia verde solo perché tra le “sensibilità della comunità” c’è qualcuno che ne è convinto? Dopo 18 interrogazioni parlamentari direi che si è già fatto abbastanza per diffondere una tesi campata per aria, non è ora di finirla?
Nella speranza di una inversione di rotta da parte delle istituzioni perugine per conservare la credibilità di una città ricca di storia e di iniziative culturali, che dite, ci vado al convegno nazionale sulle scie chimiche per poi raccontarvi quanta cultura hanno dispensato alla comunità?
Nel mio piccolissimo, sto combattendo una battaglia contro il comune di Lodi (ehi Paolo, interessa anche a te? 🙂 ) perché hanno dato una sala comunale per un incontro di medicina antroposofica a scopo pediatrico. Interpellati, la risposta è stata la medesima: pluralità delle posizioni. Però non mi hanno risposto quando ho chiesto se per pluralità delle posizioni avrebbero concesso la sala per Stamina.
Organizziamo un Convegno Nazionale sull’unicorno rosa invisibile. Abbiamo anche noi il diritto di far conoscere alla comunità la nostra ideologia… che poi al convegno spacceremo come un fatto assodato con tanto di finte prove scientifiche
Ci sono stati più di 30 commenti sotto il post del Comune che parlavano di terra piatta e olocausto (chiedendo un convegno su questi temi). Commenti singoli, non correlati, inseriti da 30 persone diverse in orari diversi. Da scienziato, come se lo spiega? Statisticamente, qual è l’impatto della conoscenza del tema terra piatta sul cittadino comune che accede e commenta la pagina di Perugia?
Mario, stavano scherzando. Siccome parlare di scie chimiche non è diverso dal sostenere che la Terra sia piatta, stavano provocando il comune chiedendosi se avrebbe patrocinato qualunque altra bufala.
Attenzione perché se si passa il tempo e le energie a “smentire” temi che riteniamo non veri, in realtà gli conferiamo realtà. La persona media, vedendo ad es. 700 commenti sotto il post del Comune di Perugia, anche se non conoscesse il tema scie chimiche avrebbe comunque il sospetto che QUALCOSINA da coprire ci sia, altrimenti…
Tutto sta nel definire persona media, visto il livello di credibilita’ delle “scie chimiche” credo sia naturale che molte persone medie passino il tempo anche a smentirle. Ho qualche dubbio a definire “media” una persona che reputa di aver scoperto qualcosa in base al numero dei suoi detrattori, soprattutto se la natura di quel “qualcosa” richiama alla paranoia.
Oppure, vedendo 700 commenti che prendono in giro il comune per aver patrocinato una bufala clamorosa, capisce che si tratta di una bufala clamorosa. Si chiama coerenza. Comunque “smentire temi che riteniamo non veri” si chiama “corretta informazione” e meno male che esiste.
Ciao Cravino. Mi mandi qualche dettagli in più privatamente? Grazie.
Aye, se possibile sarebbe utile avere una registrazione audio e/o video dell’evento da mettere on-line, per poi prendere per il sedere chi le ha sparate più grosse.
Le scie è tecnicamente impossibile che siano chimiche.
Se fossero causate da additivi avremmo gli aereoporti inabissati tra scie. Quindi è da escludere.
Gli aerei di passeggeri non hanno spazi per taniche extra.
Se calcoliamo il volume di una scia di condensazione prendendo per ipotesi che abbia una largezza di soli 5 metri quadrati, per 5000 km avremmo: 5 x 1000 x 5000 = 25’000’000 metri cubi.
Supponiamo che per fare un metro cubo di scia chimica sia necessario anche solo 0,001 litri di sostanza chimica, l’aereo passeggeri in questione si troverebbe a dover trasportare 25’000 litri di sostanza chimica, ovvero circa 25 tonnellate.
Un aeroporto come malpensa che ha 200 partenze al giorno, dovrebbe ricevere un rifornimento giornaliero di 25×200= 5000 tonnellate, a 25 tonnellate a tir, sarebbero un viavai di 200 tir al giorno. Molto realistico senonaltro!!
Per chi afferma che gli aerei che spraiano non sono di passeggeri, basta una semplice app come flight aware per verificare l’identità di ogni volo.
Avete link di siti dove la teoria del complotto viene smontata?
Difficile, perché non è una teoria. Ma, se parti considerandola tale, allora ne troverai. Dovrai però rinunciare a credere ai tuoi occhi, alla tua coscienza… in poche parole, a te stesso. E’ importante questo passaggio, ne va della nostra umanità.
Dovrò rinunciare a credere ai miei occhi? Allora vieni con me a malpensa a vedere diccosa riforniscono gli aerei!
Non ci vuole davvero una scienza ma intelligenza.
Le scie che vedi sono vapore acqueo e ci sono da quando esistono gli aerei (1909 è stata osservata la prima scia).
Ora mi dirai che in natura si dissolvono, è una palla!
Ciao a tutti buongiorno.
Da biologo, un biologo che confonde micro- con milli- lo manderei almeno a rifare l’esame di abilitazione alla professione… A parte questo, Simone scrivi che al convegno (con la “c” molto minuscola) sono state invitate solo persone pro-scie, poi nella risposta del Comune si legge che interverranno biologi e ricercatori. Questo vuol dire che persone di forma mentis scientifica parlano pseudoscientificamente? Intendo bene? Che lo facciano altre figure me lo aspetto, che lo facciano “ricercatori indipendenti” è scontato, ma che lo facciano ricercatori ufficiali mi riesce difficile da credere: questo è deprimente. Spero non sia così. Quali tipi di figure interverranno? Se vuoi vai, se ti vuoi risparmiare fesserie e nervosismo, fai pure, qualunque decisione prenda, in questi casi sarà comunque ben presa!
Ci sono tre biologi nel team. Pattera lo conosco perchè, come vedrai dal link che ho inserito, abbiamo fatto un dibattito insieme anni fa. Nessuno di loro è ricercatore universitario, sono laureati in biologia, ma onestamente non mi è mai piaciuto fare leva sul principio di autorità. Bisogna guardare la competenza in un determinato campo e mettere a confronto le tesi di più professionisti del settore. In questo caso chi sostiene le scie chimiche da biologo non ha particolari competenze nel campo e si pone chiaramente al di fuori della posizione dei colleghi scienziati.
Mario, pur ringraziandoti per l’intervento, hai semplicemente ripetuto quello che avevi già scritto sopra e a cui avevo già risposto. Ora, un dibattito si definisce tale quando le posizioni si confrontano evolvendo in base alle argomentazioni esposte. Quello che hai scritto sopra lo lascio per poterti dare questa risposta, ma i commenti non sono un posto dove fare propaganda becera. Qui si dialoga.
Grazie
Il complotto delle scie chimiche è stato smontato dalla a alla z
Certo, vacci sicuramente. Vogliamo ridere anche noi….