Il 27 Luglio una potente esplosione ha scosso il Chempark di Leverkusen. L’incidente, generato all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti. ha già causato diverse vittime e preoccupa le autorità e la popolazione della cittadina tedesca.

Il chempark di Leverkusen è un polo industriale di grandissima importanza per la produzione e lo smaltimento di sostanze chimiche. Oggi il sito ospita circa 70 aziende chimiche. In realtà, si potrebbe dire che è stato il Chempark a fondare Lervekusen visto che la cittadina nacque in seguito alla decisione di alcune aziende chimiche, tra cui la Bayer, di creare in quella zona il loro quartier generale.

Lo stesso nome, Leverkusen, nasce dal chimico Leverkus che per primo scelse quella zona della Germania per costruire il suo impianto di sintesi di coloranti

Questa brevissima introduzione storica serve per darvi l’idea di quanto la città di Leverkusen e il Chempark siano strettamente intrecciati. Non stupisce quindi che la notizia di una grande esplosione nell’impianto di smatimento rifiuti del Chempark abbia scosso e preoccupato la popolazione locale e non solo.

L’incidente

Martedì 27 Luglio, intorno alle 9.30 del mattino, una grossa esplosione ha coinvolto alcuni serbatoi di solvente situati nell’impianto di smaltimento rifiuti dello stabilimento. La situazione è apparsa subito piuttosto critica visto che l’esplosione ha generato un incendio che è stato domato solo dopo molte ore.
L’incidente non ha ancora una dinamica chiara, anche se il bilancio dei danni include già cinque vittime, 2 dispersi e 31 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni.

Come se questo non bastasse, ovviamente, c’è una forte preoccupazione per la dispersione di sostanze tossiche. Sappiamo bene, infatti, che il processo di combustione tende a generare inquinanti. Questo vale per la legna del camino, per il combustibile delle nostre auto e persino per il fornello a metano della nostra cucina. Quando però una combustione è incontrollata e brucia una miscela di sostanze, le conseguenze possono essere ben più gravi.

Le ceneri disperse nell’ambiente possono contenere sostanze diverse a seconda di ciò che stanno bruciando e, al momento, non si ha idea di cosa sia successo e cosa sia bruciato. Considerato l’incidente è comunque ragionevole pensare che sostanze ad elevata tossicità come diossina, policlorobifenili e furani siano stati dispersi nell’ambiente circostante dalle nube di fumo generata dall’incendio.

Formula diossina
Struttura molecolare della diossina –  Fonte Dioxine stock photo from Jurgis Mankauskas/Shutterstock

Per prudenza, quindi, è stata diramata un’allerta e, al momento, è richiesto agli abitanti di Lervekusen di tenere chiuse le finestre, non mangiare cibo raccolto nei cortili senza lavarlo accuratamente e di lasciare le scarpe fuori casa.
È importante sottolineare che si tratta di misure precauzionali, non essendo ancora stato stabilito il reale pericolo per la popolazione. Al momento le analisi delle ceneri sono ancora in corso, quindi la scelta delle istituzioni è di agire nella massima tutela dei cittadini. 

Nel frattempo, CURRENTA, l’azienda che gestisce Chempark, ha dichiarato che si attiverà rapidamente per pulire strade, marciapiedi e ingressi delle abitazioni. Terrazzi e davanzali invece non verranno puliti fino a che non saranno concluse le analisi della composizione delle ceneri eventualmente presenti.

In queste ore, la priorità è chiaramente quella di ritrovare i dispersi, anche se le speranze che siano ancora in vita sono flebili. Come se non bastasse, il sito dell’incidente è praticamente inagibile a causa di detriti, strutture pericolanti e rischio di contaminazione. Capire la dinamica dell’incidente richiederà quindi ancora parecchio tempo e lavoro.

UPDATE 11/08/2021

Nei giorni seguenti l’incendio, le autorità hanno eseguito indagini approfondite sia del sito dell’incidente sia delle zone circostanti. L’origine di tutto è stato un serbatoio che conteneva rifiuti agricoli ricchi di zolfo e fosforo. Le analisi dell’aria non hanno rivelato aumenti significativi di inquinanti e anche l’analisi delle ceneri non ha evidenziato la presenza di diossina. Altri inquinanti sono stati rilevati nelle ceneri, ma in quantità molto basse e tali da non destare preoccupazione. 

Per saperne di più: https://www1.wdr.de/nachrichten/explosion-erschuettert-leverkusen-100.html

Immagine di anteprima: Leverkusen stock photo from Wirestock Creators/Shutterstock