Ci uniamo a chi l’ha già fatto prima di noi, nel rendere omaggio ad un uomo che insieme ad altri ha regalato a questo pianeta una delle più grandi imprese e conquiste per l’umanità. Le missioni Apollo che portarono allo sbarco sulla Luna, oggi come allora, restano un evento dal fascino incredibile.
Ieri ci ha lasciato Neil Armstrong, il primo uomo a rendere possibile questo sogno ancestrale, il primo uomo che mise piede sul nostro satellite. Un grande pilota, il simbolo di una generazione e di un’epoca, quella delle esplorazioni spaziali, che tutti noi speriamo di poter rivivere presto.
Godspeed Neil!
Lo staff di Scientificast.it
Delle tante messe on-line in questo periodo, questa foto, è quella che più mi piace. Ha un viso sereno e semplice.
Lo so, sono un romanticone! 😉
Ma quale luna???
Ma vi rendete conto il complicato atterraggio su marte di Curiosity in presenza di aria?
Figuriamoci atterrare sulla luna nel VUOTO di una cosí detta navicella.
Non siamo ridicoli per favore
Jacopo, sei per caso un ingegnere aerospaziale? Illuminaci, ti prego…
Sì, per favore, illuminaci…anche io postato Armostrog sul mio blog ..
Quella dei propulsori nel vuoto è la stessa obiezione che mosse il new york times ad uno dei pionieri della missilistica moderna (Goddard) all’inizio del secolo, segnando una delle più colossali figuracce nella storia degli editoriali del quotidiano. 😛 Pubblicarono una rettifica proprio alla vigilia del primo allunaggio