Torna l’angolo della polemica che, in realtà, diventa trasversale lungo tutto l’episodio. Si parte dalle responsabilità europee nelle emissioni climalteranti e si arriva al rilascio in mare delle acque accumulate a Fukushima dopo il terremoto del 2011.

Cominciamo con due parole sulla questione delle emissioni di gas serra europee. Visto che si parla di transizione, è davvero fondamentale che l’Europa continui con questo percorso? Quanto emette l’Unione Europea rispetto ad altre grandi economie mondiali? Cosa sta facendo il resto del mondo? Possiamo fare altre domande benaltriste?

Ci prendiamo un momento di pausa dalle polemiche per seguire l’esterna di Andrea, che ha intervistato Silva Bortolussi, professoressa all’Università di Pavia, che lavora a nuove metodologie di cura dei tumori legate alla fisica delle particelle, in particolare alla BNCT, terapia basata sulla cattura di neutroni sul boro.

Tornati in studio si riparte con le questioni spinose, questa volta collegate alla scelta di rilasciare in mare le acque usate per raffreddare i reattori di Fukushima. Una questione di cui avevamo già parlato nel lontano 2013 prevedendo che questa sarebbe stata la soluzione più ragionevole. Certo, il gesto non è sicuramente dei più edificanti, ma al di là delle questioni di principio è necessario gestire in sicurezza questa emergenza che dopo 12 anni dal disastro non è ancora stata completamente risolta.
Recuperiamo le fondi più aggiornate sulle analisi delle acque e sul monitoraggio ambientale della zona dove in questi giorni è iniziato il rilascio delle acque blandamente radioattive.

 

Conduzione: Giorgio Garlaschelli e Simone Angioni
Montaggio: Giorgio Garlaschelli
Ospiti:
Immagine di copertina:Fukushima stock photo from Santiherllor/Shutterstock