Da tempo la trasmissione televisiva Le Iene sta portando avanti una lotta “pro-stamina” tramite i servizi di Giulio Golia, nonostante le critiche della maggior parte della comunità scientifica su tale metodo.

Per questa ragione, riteniamo importante riportare e diffondere dieci domande rivolte a Giulio Golia, formulate da un gruppo di giornalisti scientifici e blogger (Silvia Bencivelli, Marco Cattaneo, Salvo Di Grazia, Emanuele Menietti, Alice PaceAntonio Scalari), i quali in questi mesi, come noi, si sono occupati della vicenda:

 

1) Perché voi delle Iene non spingete Davide Vannoni a rendere pubblico il metodo Stamina? Se è davvero così efficace, non pensa sia giusto dare la possibilità a tutti i medici e pazienti di adottarlo?

2) Nei suoi servizi per Le Iene ci ha mostrato alcuni piccoli pazienti in cura con il metodo Stamina. Dopo otto mesi e quasi 20 puntate, perché non ha mai coinvolto le altre persone che Vannoni dice di aver curato negli ultimi anni, invitandole a mostrare i benefici del metodo stamina?

3) Perché non ha mai sentito la necessità di dare voce anche a quei genitori che, sebbene colpiti dalla stessa sofferenza, non richiedono il trattamento Stamina e anzi sono critici sulla sua adozione?

4) Nel primo servizio su Stamina lei dice che Vannoni prova a curare con le staminali casi disperati “con un metodo messo a punto dal suo gruppo di ricerca”. Di quale gruppo di ricerca parla? Di quale metodo?

5) La Sma1 non sarebbe rientrata nella sperimentazione nemmeno se il Comitato l’avesse autorizzata, perché lo stesso Vannoni l’ha esclusa, ritenendola troppo difficile da valutare in un anno e mezzo di studi clinici. Come mai continua a utilizzare i bambini colpiti da questa patologia come bandiera per la conquista delle cure compassionevoli?

6) Perché non ha approfondito la notizia delle indagini condotte dalla procura di Torino su 12 persone, tra cui alcuni medici e lo stesso Vannoni, per ipotesi di reato di somministrazione di farmaci imperfetti e pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione a delinquere?

7) Perché non ha mai interpellato nemmeno uno dei pazienti elencati nelle indagini della procura di Torino?

8) Perché ha omesso ogni riferimento alle accuse di frode scientifica da parte della comunità scientifica a Vannoni, al dibattito attorno alle domande di brevetto e alle controversie che hanno portato a un ritardo nella consegna dei protocolli per la sperimentazione?

9) In trasmissione lei fa riferimento alle cure compassionevoli, regolamentate dal Decreto Turco-Fazio. Perché non ha spiegato che il decreto prevede l’applicazione purché “siano disponibili dati scientifici, che ne giustifichino l’uso, pubblicati su accreditate riviste internazionali”?

10) Se il metodo Stamina si dimostrasse inefficace, che cosa si sentirebbe di dire alle famiglie dei pazienti e all’opinione pubblica?

 

Attendiamo fiduciosi le risposte, e preghiamo tutti quanti di diffonderle il più possibile sui social networks tramite gli hastag #Goliarispondi e #occupyLeIene, in modo che queste non possano essere ignorate.

 

Per approfondire vi rimandiamo ai nostri articoli sul metodo stamina:

12/10/13 : La scienza con telecamera e microfono

03/07/13: Anche Nature (noto giornaletto parrocchiale) contro il metodo stamina

27/05/13: Puntata #39 del Podcast: la situazione sul metodo Stamina dopo l’approvazione del Decreto Balduzzi

22/05/13: Il Parlamento approva la sperimentazione del metodo Vannoni

28/03/13: La scienza secondo i media

25/03/13: Puntata #25 del Podcast: Terapia con staminali: facciamo il punto insieme al Dr. Salvo Di Grazia (Medbunker)