Marte continua a essere fonte di nuove scoperte. Un mese fa la NASA aveva diffuso i risultati di uno studio sulla presenza di acqua liquida su Marte, ieri ha presentato i risultati della missione MAVEN sull’alta atmosfera marziana.

La missione MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) è stata lanciata nel 2013, e da un anno è in orbita intorno al pianeta rosso, con l’obiettivo di studiare in dettaglio l’atmosfera marziana odierna.

Poiché le missioni precedenti hanno evidenziato la presenza di abbondante acqua liquida nel passato del pianeta rosso, ci si è chiesti dove essa sia andata a finire. L’effetto serra potrebbe spiegare la sua scomparsa nel caso in cui in passato l’atmosfera del pianeta fosse stata più spessa e più ricca di anidride carbonica di quanto non lo sia attualmente, ma non si trova, ad oggi, evidenza di una quantità sufficiente di minerali sequestratori di carbonio in superficie o nel sottosuolo da giustificare un’atmosfera primordiale marziana più spessa. Un altro meccanismo che può essere invocato per spiegare l’evoluzione atmosferica e i cambiamenti climatici è l’azione del vento solare, ovvero un flusso di particelle cariche emesso dalla superficie della nostra stella.

Una simulazione preliminare al computer dell’interazione tra le particelle le vento solare e gli ioni presenti nell’alta atmosfera marziana. Le linee indicano i cammini dei singoli ioni, mentre con i diversi colori è stata indicata la loro energia, in modo da evidenziare che le particelle più energetiche si trovano principalmente in prossimità del polo. Credits: X. Fang, University of Colorado, and the MAVEN science team

Lo studio dell’alta atmosfera marziana odierna da parte di MAVEN ha permesso di identificare questo processo, rivelando come le particelle cariche interagiscono con l’atmosfera.  MAVEN ha altresì approfondito i diversi fattori che influenzano la capacità dei gas di sfuggire nello spazio, un altro ingrediente chiave per migliorare la nostra comprensione delle atmosfere planetarie. 

I risultati iniziali di MAVEN sono stati pubblicati in quattro articoli su un numero speciale di Science e in altri articoli complementari su Geophysical Research Letters. Tutte queste misure – tra cui quelle relative alla variabilità e alla geometria globale della magnetosfera marziana, dell’alta atmosfera e della ionosfera, e la loro interazione con il flusso di particelle energetiche provenienti dal Sole – forniscono una prima caratterizzazione dettagliata dei processi in atto su Marte oggi e in passato. I dati raccolti da MAVEN hanno consentito di accertare il tasso al quale attualmente il vento solare strappa via ioni dall’atmosfera del pianeta, determinando che l’erosione dell’atmosfera aumenta notevolmente in concomitanza di una tempesta solare. L’obiettivo degli scienziati è quello di usare queste misure per stimare la fuga dei gas nello spazio nel corso del tempo e il suo ruolo nell’evoluzione dell’atmosfera.

Torneremo sicuramente a sentir parlare di MAVEN, anche perché la missione è stata recentemente prolungata dalla NASA almeno fino al settembre 2016  e continuerà quindi a fornirci preziose informazioni.

 

 

Bibliografia e letture consigliate:

http://www.sciencemag.org/content/350/6261/643.full

https://www.nasa.gov/mission_pages/maven/main/index.html

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-mission-reveals-speed-of-solar-wind-stripping-martian-atmosphere