E’ delle ultime ore l’ennesima accusa da parte della comunità scientifica internazionale al supposto metodo Stamina. Un’altra volta una rivista famosa e autorevole come Nature (definita da Vannoni su Repubblica  “giornaletto parrocchiale”) punta il dito sulla carenza di competenza scientifica con la quale la spinosa questione del metodo Stamina è stata gestita a livello politico. Sappiamo tutti che la decisione di stanziare 3 milioni (3 MILIONI!) di euro per la sperimentazione di un metodo che non ha, ad oggi, un protocollo sperimentale, è stata spinta dal clamor di piazza e dall’impatto mediatico di una trasmissione televisiva di pseudo-inchiesta.

Quello che ancora non sapevamo, però, è che Vannoni rischia di essere più in malafede di quello che già apparisse.

Nature denuncia senza mezzi termini il plagio scientifico di numerosi dati presentati da Vannoni nella richiesta di brevetto: i grafici che illustrano la differenziazione delle cellule staminali midollari in cellule nervose sarebbero stai copiati senza vergogna da un articolo pubblicato nel 2003 da un gruppo ucraino.  Lo studio in questione aveva lo stesso scopo di Vannoni: differenziare cellule staminali midollari, note fin ora per potersi differenziare solo in cellule epiteliari, osse e cartilaginee, in cellule nervose. Il metodo usato dal gruppo ucraino però aveva un protocollo diverso da quello brevemente descritto da Vannoni, sia i reagenti usati che i tempi di incubazione cambiano in maniera sostanziale, fatto che permette di escludere l’eventualità che l’uguaglianza dei grafici nei due lavori sia dovuta ad una ripetizione dello stesso metodo e a risultati finali comparabili.

Nonostante il Parlamento abbia già approvato il finanziamento anche in mancanza risultati sperimentali documentati, Vannoni continua a rimandare l’inizio della sperimentazione non presentando un protocollo e lamentandosi della scelta dei componenti della commissione scientifica composta per il controllo della sperimentazione.

La pericolosa situazione che si è venuta a creare ha come vittime principali i malati e le loro famiglie. La disperazione del dover affrontare il dolore di una malattia viene sfruttata per fare notizia mentre tempo e  soldi preziosi rischiano di essere sprecati dando retta a speculatori improvvisati.

E’ davvero questo il miglior modo di tutelarli?

 

 

A. Abbott Italian stem-cell trial based on flawed data Nature News 02 July 2013

http://www.nature.com/news/italian-stem-cell-trial-based-on-flawed-data-1.13329

Schegelskaya E. A. et al Pluripotency of bone marrow stromal cells and perspectives of their use in cell therapy Russian J. Dev. Biol. 34, 185-191 (2003)